Questo richiede il possesso di competenze disciplinari e multidisciplinari.
In generale, il Formatore ha padronanza degli strumenti di progettazione formativa, conoscenza del quadro normativo, in materia di formazione professionale, capacità di svolgere ricerca scientifica e capacità relazionali.
Egli deve inoltre:
- saper leggere la realtà economica e sociale del territorio in cui opera;
- possedere elementi di conoscenza dell'organizzazione aziendale e del lavoro;
- possedere strumenti di analisi della professionalità;
- conoscere le procedure e gli strumenti di analisi dei bisogni di formazione;
- essere a conoscenza delle metodologie di progettazione formativa, della didattica e della valutazione
- conoscere le caratteristiche essenziali del processo formativo
Il Formatore, oltre le competenze sopra descritte, possiede conoscenze:
- professionali, relative al proprio ambito;
- operative, concorrendo alla pianificazione, programmazione, organizzazione, realizzazione
e valutazione del processo formativo
- procedurali, aggiornando le proprie conoscenze in ordine all'esecuzione di normative e procedure rispondenti alla specificità dei singoli progetti di orientamento e formazione.
Il Formatore, quindi, deve possedere un vero e proprio bagaglio di competenze e conoscenze da sfruttare nel migliore dei modi.
In relazione alla centralità del soggetto in formazione e mediante processi di formazione personale, il Formatore esercita la propria attività:
- nell'ambito della formazione iniziale con iniziative rivolte ai giovani in uscita dalla scuola dell'obbligo;
- nell'ambito della formazione superiore, con azioni rivolte a giovani diplomati e laureati
- nell'ambito della formazione continua.
Il tema del Formatore ed il suo futuro lo potete trovare anche nel blog di Elisa:http://elisasap.blogspot.com
3 commenti:
Cara Laura, descrivi molto bene tutti gli ambiti e le competenze che il formatore deve possedere....e non sono poche! Ma io aggiungerei che il formatore deve essere soprattutto responsabile e consapevole che davanti a se ha delle persone. Purtroppo, a volte, anche il formatore più bravo e competente, anzichè stimolare, può far emergere il senso di inadeguatezza e di sconfitta...a me è capitato! Ecco perchè io metto al primo posto la responsabilità. Ciao e buon lavoro.
Ciao Laura, ti ringrazio per aver notato e citato il sito del mio blog. Penso che sia positivo sviluppare in parallelo lo stesso argomento ma da punti di vista e sfumature diversi. Vorrei lasciarti un mio pensiero che ho già un pò sfiorato nel mio spazio: secondo te, oltre alle competenze che deve avere un formatore, come può quest'ultimo sfruttarle al meglio per caratterizzare il ruolo che riveste (tra i tanti possibili)?
Ciao Laura. Leggendo il tuo post ho pensato soprattutto al formatore dal punto di vista psicologico. Infatti secondo la competenza maggiore che deve avere un buon formatore è quella di creare un'empatia con il soggetto da formare. Spesso infatti si può cadere nell'errore di risultare presuntuosi nel voler spiegare ad una persona cosa deve fare per ottenere buoni risultati lavorativi senza in realtà calarsi nei panni di quest'ultima e capendo realmente i suoi bisogni. Credo quindi che oltre ai vari strumenti essenziali che un formatore deve avere ci sia anche quello della comprensione e dell'ascolto attivo.
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